In una ricca e rigogliosa foresta, gli esseri umani e gli animali da sempre hanno vissuto in simbiosi, rispettandosi a vicenda. Con l’irrompere del progresso e della globalizzazione, gli equilibri sono stati alterati a causa dell’avarizia e della smania di grandezza di alcuni imprenditori.
Un giorno uno di questi uomini d’affari decide di visionare una parte della foresta, per la costruzione di una nuova azienda. Il sopralluogo effettuato con altri dirigenti turba la quiete del posto, mettendo in allerta sin da subito gli animali che vivono in quel ecosistema.
In un punto ben preciso e più nascosto, un piccolo gruppo di animali si riunisce per sollevare i propri dubbi rispetto a quello che sta accadendo davanti ai loro occhi.
Al concilio, traspare un aria generale di angoscia, in cui tutti appaiono abbastanza preoccupati per le sorti del loro habitat naturale. L’arrivo di una ruspa a pochi passi da loro, getta un inaspettato turbamento e il panico inizia a dilagare. I più illuminati e saggi tentano di mantenere la calma generale e invitano a riflettere sul dar farsi. Un fruscio di vento accarezza gli alberi intorno a loro, e come avviene in una magia, si materializza sopra un piccolo tronco, lo stregatto, che lascia tutti a bocca aperta. Lo spirito propone di incaricarsi di rappresentare gli interessi della foresta, compiendo un gesto sensazionale e rivoluzionario. Il suo obiettivo è quello di portare in giudizio coloro che vogliono abbattere la tanto amata flora, messa alle strette dall’egoismo umano.
Gli animali entusiasti abbracciano la proposta e sperano di poter vincere la causa, grazie alla rappresentanza dello stregatto. L’imprenditore sicuro delle proprie possibilità, accetta di prendere parte al processo ed entrambi gli attori si ritrovano in tribunale.
Ognuna delle parti espone le proprie motivazioni di fronte al giudice, e i cittadini si dividono tra chi sostiene uno e chi l’altro. Per tutto il processo la sentenza sembra pendere a favore della causa ambientale e i motivi dell’imprenditore si fanno sempre più deboli. Lo stregatto fa leva sulla proprietà del terreno, in quanto la foresta è estesa su un pubblico suolo; e sul supporto della cittadinanza a riguardo. Vengono perciò portati a sostegno della tesi prove e dati raccolti in collaborazione con scienziati locali. Prove che dimostrano come queste pratiche abbiano violato i regolamenti ambientali. Il verdetto finale però sorprende, dando ragione alle cause del magnate. I lavori quindi possono proseguire, completando il disboscamento della foresta. A seguito di ciò la città però insorge, perché oramai si era legata alla questione ambientale. Le proteste non mancano infatti di farsi sentire, con cortei volti a proteggere l’habitat della fauna. Si scoprirà soltanto in seguito che il verdetto è stato alterato perché la giuria e il giudice sono stati corrotti.